L’oro: bene rifugio e fonte di diversificazione
Categoria FIDA – Commodities Oro
Cresce l’interesse sui mercati finanziari per i metalli preziosi, in particolar modo l’oro, in rialzo dai minimi di aprile 2019 all’interno di un trend positivo cominciato a fine estate dell’anno scorso. La tendenza in atto è probabilmente legata ai vari motivi di incertezza sulle vicende geopolitiche ed economiche che, almeno fino alla fine dell’anno scorso, avevano invece depresso i listini azionari.
L’oro è infatti da sempre considerato il principale bene rifugio, adatto a proteggere il portafoglio dagli andamenti negativi delle altre asset class, piuttosto che dai periodi di elevata inflazione o quando si temono crisi sistemiche. E’ una riserva di valore che, con alti e bassi, continua a dimostrare un andamento poco correlato con le altre tipologie di asset e quindi particolarmente adatto anche come fonte di diversificazione di portafoglio. Nelle ultime settimane infatti, con l’annuncio di una probabile immissione di liquidità da parte della Banca Centrale Europea, il taglio dei tassi d’interesse e il tasso negativo sui depositi presso la BCE, le quotazioni dell’oro si sono riportate sui massimi di inizio anno.
L’obiettivo dell’investimento in questi prodotti è l’accesso, specialmente per il pubblico retail, al mercato dell’oro. Nella categoria FIDA gli Etf sono 77, di cui 12 quotati in Italia. Tra gli strumenti quotati in euro sono presenti tipologie hedged che forniscono un’esposizione alla commodity, ma offrono con una copertura valutaria.
Analisi storica
La categoria ha mostrato le sue caratteristiche in diverse fasi di mercato tanto come protezione del capitale quanto come fonte di diversificazione. Durante il picco della crisi e le successive flessioni dei mercati azionari l’andamento dell’oro e degli strumenti di replica come questi hanno infatti manifestato dinamiche diametralmente opposte.
Gli indici sulle commodity sono stati ampiamente sovraperformati dalla maggior parte degli Etf appartenenti alla categoria a partire dalla fine dell’anno scorso, proprio grazie a questa caratteristica. Analizzando le performance storiche il rendimento medio a 3 anni è negativo (-1,75%) e caratterizzato da una volatilità media piuttosto elevata del 10,77%. Con l’aumento dell’orizzonte temporale di riferimento però la performance media a 5 anni è quasi del 15%.
In generale le performance possono essere rilevanti sia in positivo che in negativo e dipendono molto dallo scenario macroeconomico e dalle incertezze percepite dal mercato. Il livello di rischio infine, pur considerando l’efficace funzione di diversificazione, rimane comunque elevato.
Analisi dell’offerta
I prodotti della categoria, come era lecito attendersi trattandosi principalmente di strumenti passivi, mostrano risultati statistici molto simili. Confrontando gli Etf dei diversi emittenti emerge che, sia per redditività che per volatilità e draw down, l’andamento non si differenzia significativamente, così come i costi molto simili e relativamente ridotti.
I migliori in termini di rating sono l’ETFS Physical Gold $, l’ETFs Gold Bullion Securities, l’Xtrackers Physical Gold ETC e l’Invesco Physical Gold ETC, tra i più scambiati sul mercato italiano che garantiscono un elevato livello di liquidità. Il primo è attualmente il più liquido ma insieme al secondo mostra costi leggermente più alti degli altri con lievi conseguenze anche sui risultati.
Entrambi sono tra i più scambiati sul mercato italiano garantendo un elevato livello di liquidità, ma sono anche quelli caratterizzati da commissioni tra le più alte della categoria.
Dal punto di vista strutturale infine i prodotti offerti dal mercato possono essere a replica fisica, come quelli citati, o a replica sintetica, con fonti di rischio in parte diverse. I primi infatti prevedono l’acquisto vero e proprio, da parte del gestore, del sottostante di riferimento. I secondi, invece, si basano sulla stipula di contratti di swap che garantiscono il rendimento del sottostante (in questo caso l’oro) a fronte del rendimento di un paniere di altri asset che devono essere detenuti dal gestore. Si aggiunge pertanto un rischio di controparte assente nel caso di replica fisica.
Sintesi
Nel complesso gli Etf di questa categoria rappresentano una buona soluzione per investitori che vogliono fare affidamento su beni rifugio nei momenti di maggiore incertezza e che sono in grado di sopportare variazioni significative di prezzo.
È un prodotto concepito per un investimento a lungo termine, con un rischio non trascurabile ma che può permettere di ottenere buoni rendimenti con il vantaggio di bilanciare e diversificare il portafoglio di investimenti.
La scelta degli Etf per investire sull’oro va fatta comunque con ponderazione. Gli elementi da tenere in considerazione sono numerosi, e oltre ai classici costi non è da trascurare, come illustrato, la presenza o meno del rischio controparte.
Ti interessano le ultime analisi? Le trovi qui.