La categoria FIDA che raccoglie i fondi Azionari Usa Large & Mid Cap Growth sta regalando per performance migliori nell’anno corrente, grazie a trend di lungo periodo ed alla recente accelerata. Ecco uno spaccato dell’offerta di prodotti attivi
Il mercato USA
Il ranking degli indici FFI (FIDA Fund Index), rappresentativi dei prodotti del risparmio gestito omogenei per politica di investimento, mette in luce le asset class più interessanti sul piano del rendimento. In contesti di mercato floridi come quello attuale, non stupisce trovare l’equity della prima potenza mondiale al vertice della classifica, e la recente rielezione di Trump pare aver conferito ulteriore energia ad un rally strutturale di medio lungo termine già solido, come ben emerge dai più recenti Quantitative Alert di FIDA.
Il mercato ha premiato in modo significativo gli investitori nei segmenti di crescita e nei comparti di maggior capitalizzazione. Nel 2024, i rendimenti annuali correnti si attestano su valori straordinariamente elevati per i settori Large & Mid Cap Growth e Large & Mid Cap, rispettivamente con performance del 30% e del 28%, ma anche su orizzonti temporali più estesi emerge una netta predominanza dei titoli growth. Su dieci anni, gli indici Large & Mid Cap Growth segnano un rendimento cumulativo del 255%, distaccandosi notevolmente dai rendimenti complessivi del comparto Value, che si ferma al 136%. Questo riflette il premio storicamente assegnato a società con alto potenziale di espansione rispetto a titoli più difensivi o sottovalutati.
La volatilità si distribuisce in maniera coerente con i rendimenti attesi: i comparti growth mostrano una volatilità storicamente più alta, con valori intorno al 17% su cinque anni per i segmenti Large & Mid Cap Growth e Mid & Small Cap Growth.
Gli analytics evidenziano inoltre il comportamento resiliente dei comparti growth rispetto ai value: sebbene i primi abbiano sofferto drawdown significativi nel breve termine, le perdite si riducono in modo più rapido, segno di un recupero più incisivo. I comparti value e mid cap, invece, mostrano un maggiore impatto nelle fasi di ribasso, come dimostrano drawdown a tre anni che superano il 20% in molte categorie.
Nel complesso, il panorama degli indici USA conferma una forte polarizzazione tra comparti growth e value, con una crescente attenzione agli strumenti ESG e hedged.
I fondi Azionari USA Large & Mid Cap Growth
La profondità del database FIDA consente di cogliere uno spaccato interessante sull’evoluzione dell’offerta di mercato nel tempo. Emergono due fenomeni principali: una crescente diversificazione tematica e una progressiva specializzazione in risposta alle tendenze globali e alle richieste degli investitori.
I fondi lanciati prima del 2015 sembrano rappresentare una generazione più “tradizionale” dell’offerta, con una focalizzazione su ampi settori di mercato e strategie globali. Questi prodotti riflettono una fase in cui il mercato puntava ancora principalmente su strategie core, senza una segmentazione eccessiva, ma con l’obiettivo di coprire ampie esposizioni regionali o settoriali.
A partire dal 2015, e con un’accelerazione più marcata dopo il 2020, si nota un forte incremento di fondi specializzati, spesso tematici, che rispondono a trend globali come la digitalizzazione, la transizione energetica e il cambiamento demografico. Questo periodo coincide con un crescente interesse per strategie ESG (Environmental, Social, Governance) e per l’innovazione tecnologica, temi che hanno spinto i gestori a lanciare nuovi prodotti focalizzati su settori di nicchia, come l’intelligenza artificiale, le energie rinnovabili e le biotecnologie.
In particolare, i fondi tematici lanciati negli ultimi tre anni mostrano una marcata attenzione verso tecnologie emergenti e sostenibilità, segno che l’industria dei fondi ha risposto rapidamente alle priorità degli investitori e alle politiche globali di transizione ecologica. È interessante notare come molti di questi fondi, pur essendo recenti, abbiano già attratto significativi capitali, indicando una forte domanda e un’ottima capacità di posizionamento sul mercato.
Un altro fenomeno rilevante è la diminuzione del tempo necessario per lanciare nuovi prodotti in risposta a eventi macroeconomici o geopolitici. Ad esempio, i fondi legati all’intelligenza artificiale e alla transizione energetica sono stati introdotti poco dopo l’emergere di questi trend come temi dominanti, dimostrando un’accelerazione nei processi decisionali dei gestori.
Non era scontato, ma non stupisce scoprire un mercato sempre più dinamico e orientato al futuro. La progressiva frammentazione dell’offerta testimonia la capacità dell’industria del risparmio gestito di rispondere ai cambiamenti strutturali e ciclici del panorama economico, garantendo agli investitori strumenti sempre più mirati e sofisticati. Questo approccio non solo amplia le opportunità di investimento, ma consente anche di cavalcare con maggiore precisione le evoluzioni globali, favorendo strategie di portafoglio allineate con le priorità di lungo termine.
Monica F. Zerbinati