L’analisi del rischio di un portafoglio finanziario è l’attività che ha come obiettivo l’identificazione delle possibili perdite future analizzando il comportamento del valore degli asset nel passato, tramite la quantificazione di una serie di misure di rischio che hanno l’obiettivo di sintetizzare numericamente l’effettiva rischiosità di uno o più strumenti. Tra queste misure, sicuramente la
Valutare il rischio di un andamento inatteso dei rendimenti di un investimento è uno dei compiti più complessi di un’analista. I fattori che possono influenzarne l’andamento sono molteplici, e spesso molto difficili da prevedere. Trovare una giusta misura della volatilità, o variabilità dei rendimenti, diventa quindi fondamentale. La soluzione più comunemente adottata è l’utilizzo di
Il settore delle Financial Technologies (o FinTech) è attualmente uno dei settori più dinamici e con più ampi margini di crescita. Continuamente nascono nuove idee e start-up innovative, con progetti che promettono di rinnovare il sistema finanziario dalle fondamenta, e spesso è questo a cui pensiamo quando ci riferiamo a questo settore. Parallelamente, però, sono
L’Information Ratio (IR) è tra gli indicatori RAPM (Risk Adjusted Performance Measures) più interessanti e significativi per un investitore, soprattutto nell’ambito del risparmio gestito. Questo indice permette infatti di misurare la capacità di un gestore di sovraperformare il benchmark in maniera costante, elemento cruciale nella valutazione di un fondo attivo. In questo articolo entreremo nel
Nell’attuale ventaglio di soluzioni a disposizione dell’investitore nell’impiego dei suoi risparmi i prodotti assicurativi a contenuto finanziario, detti IBIPs, stanno raccogliendo sempre maggiore interesse, anche alla luce delle recenti novità normative. Essi permettono di unire una componente assicurativa, ad uno o più prodotti di investimento che rappresentano la componente finanziaria del contratto. Ciò permette di
L’obiettivo di un investitore razionale dovrebbe essere certamente la massimizzazione del rendimento ma, come è noto, anche e contemporaneamente il contenimento del rischio. Sebbene in uno scenario teorico, di fronte a due portafogli che offrono pari rendimento e differente rischiosità, la scelta sia immediata, nella realtà diversi portafogli hanno diversi rendimenti e diverse volatilità rendendo
Tra i numerosi strumenti a disposizione dell’investitore, i RAPM (Risk Adjusted Performance Measures) sono sicuramente tra gli indici sintetici che meglio rappresentano il rapporto rischio/rendimento di un investimento. In questo insieme di indicatori spesso il fattore che li distingue l’uno dall’altro è la misura di rischio utilizzata, che conferisce ai risultati un significato di volta
Tra le Risk Adjusted Performarce Measure (RAPM) l’indicatore più ripreso e modificato è sicuramente l’indice di Sharpe. Tra le sue trasformazioni più significative una in particolare, l’indice di Modigliani, permette di confrontare il rendimento di diversi strumenti parificandone il livello di rischio rispetto ad un benchmark comune. L’indice di Modigliani (o di Modigliani-Modigliani) è una
Tra le cosiddette RAPM (“Risk Adjusted Performance Measures”) la più diffusa e semplice è certamente l’indice di Sharpe. È un indice di efficienza che misura il premio per il rischio remunerato dallo strumento per ogni unità di volatilità subita. Ideato dal premio Nobel per l’economia William F. Sharpe nel 1966, è basato a livello teorico
- 1
- 2