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Un investimento che coniuga eticità e rendimento
Azionari Tematici – Socialmente Responsabili (Globale)
Politica d’investimento
Considerata la fase di correzione dei mercati alla quale stiamo assistendo, con i principali listini azionari che perdono significativamente quota, può risultare interessante trovare un’allocazione di lungo periodo per il proprio capitale, oltre le fluttuazioni del breve periodo. Dunque per chi desidera investire il proprio capitale con tale orizzonte temporale, guardando non solo al mero ritorno economico, ma considerando anche i potenziali benefici socio-ambientali del proprio agire, la categoria FIDA Azionari Tematici – Socialmente Responsabili è sicuramente una scelta stimolante. All’interno di tale categoria, tra i fondi che totalizzano i migliori score secondo FIDA, risalta il fondo DPAM Invest B Equities World Sustainable A Dis EUR (vai alla scheda del fondo su FondiDOC ). Il fondo investe principalmente nel capitale di rischio, o strumenti similari, di società che rispettano particolari criteri ESG, senza restrizioni di tipo geografico. I criteri ESG (environmental, social and governance) sui quali il fondo basa la ricerca delle società in cui investire sono determinate attraverso una ricerca indipendente basata sui principi emessi dall’ONU in termini di diritti umani, qualità del lavoro, ambiente e anticorruzione. Il fondo, dal 2004, ha costantemente sovraperformato sia il MSCI World (EUR) che il benchmark della categoria FIDA Azionari Tematici – Socialmente Responsabili, arrivando quasi a triplicare il valore del proprio capitale. La capitalizzazione di mercato ammonta attualmente a circa 490 milioni di euro, investiti per il 40% nel mercato USA, per oltre un terzo sul mercato europeo, mentre la restante parte viene ripartita tra il mercato asiatico ed i paesi emergenti. Degroof Petercam, che gestisce attivamente il fondo, mira ad investire principalmente in titoli del settore tecnologico, finanziario e farmaceutico tramite l’ingresso diretto nel capitale di rischio della società. Il fondo ha, tuttavia, la facoltà stipulare contratti derivati per la copertura dei rischi, tra i quali il rischio cambio al quale è particolarmente esposto.
Analisi storica
Il fondo, emesso nel 2001, dal lancio ad oggi ha fornito un rendimento di circa il 37% che annualizzato corrisponde circa all’1.87%. Le motivazioni di un rendimento generale tanto modesto sono da ricercare nell’importante drawdown (oltre 50%) subito durante la crisi finanziaria del 2008. Dal punto di minimo raggiunto in tale periodo il fondo ha, ad oggi, fatto registrare una performance positiva del 158.5%, equivalente ad un rendimento vicino al 9.95% annuo. Analizzando maggiormente nel dettaglio le performance dello strumento, il fondo ha registrato nel lungo termine (10 anni) una volatilità vicina al 12% ed un o Sharpe ratio piuttosto contenuto, pari a 0.83. La relazione rischio-rendimento migliora sensibilmente spostando l’orizzonte di riferimento sul medio termine (5 anni) ed in particolare se osserviamo le performance dello strumento a 1-3 anni. Il fondo nel breve periodo ha fatto registrare un indice di Sharpe pari a 2.37 ed un indice di Sortino di 7.16, grazie ad una bassa volatilità negativa (2.16%) e ad un draw down piuttosto contenuto pari all’9.87%. L’orizzonte temporale minimo di detenzione del prodotto, suggerito dalla società di gestione, è di circa 6 anni. Tuttavia il fondo garantisce un afflusso di liquidità periodica ai propri azionisti in quanto è prevista la distribuzione del dividendo annuale durante il primo quadrimestre; dividendo che, storicamente, ha oscillato tra gli 1,2 e i 2,2 euro per quota.
Analisi competitiva
Confrontando il fondo con il benchmark dichiarato dai gestori, specificatamente il MSCI AC World Net Return, è evidente come, dal 2010 in poi, i gestori del fondo abbiano saputo sovraperformare rispetto all’indice, pur mantenendo rapporti contenuti di rischio-rendimento. Spostando invece il raffronto con gli altri fondi della categoria, quello selezionato risulta essere tra i migliori per l’orizzonte da 1 a 5 anni, posizionandosi sempre nel primo o secondo quintile per la maggior parte dei parametri di riferimento.
Giudizio
Lo strumento nel passato ha garantito dei discreti rendimenti ai propri azionisti, sicuramente beneficiando della fase espansiva dei mercati che persiste da 10 anni a questa parte. Come ricordato sopra l’ottica di investimento per chi decidesse di acquistare questo prodotto dev’essere di medio-lungo periodo e quindi guardare più ai trend macro che alle fluttuazioni alle quali sono soggetti i mercati da inizio ottobre. L’ampia libertà di allocazione dei fondi, dal punto di vista sia geografico che settoriale, garantita ai gestori permette a questi ultimi di diversificare adeguatamente il portafoglio titoli, calmierando i possibili effetti di diverse tipologie di rischio. Tuttavia gli strumenti acquistati dal fondo sono, per loro natura, strumenti rischiosi e l’esposizione al rischio cambio è elevata, specialmente nei confronti del dollaro statunitense. Pertanto il fondo è consigliabile ad investitori con un orizzonte di lungo periodo, consci dei possibili rischi a cui andrebbero incontro a seguito di una possibile fase di rallentamento della crescita a livello globale, ma ugualmente volenterosi di allocare il proprio capitale in uno strumento che, oltre che garantire rendimenti monetari, dia la possibilità agli investitori di supportare società virtuose, consce delle responsabilità sociali legate al proprio operato.
Costi e struttura del comparto
L’investimento minimo iniziale consiste nell’acquisto di una quota del fondo ed è prevista una commissione di ingresso massima del 2% dell’investimento effettuato, applicata a discrezione del distributore. Le commissioni di gestione annuale è pari all’1,50% dell’importo investito, mentre non sono preciste commissioni di performance, di switch o di uscita.
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