La Direttiva MiFID del 2004 rappresenta una pietra miliare lungo la strada per l’integrazione dei mercati finanziari dell’Unione Europea, fornendo un quadro di regole comuni a disciplina di un settore dalla vocazione internazionale. Con grande lungimiranza, già la direttiva del 2004 prevedeva una manutenzione della normativa alla fine del primo triennio di applicazione: tale periodo ha però coinciso con una fase di profonda instabilità dei mercati finanziari, che ha reso ancor più necessaria la prestabilita revisione della normativa. Nel 2014 è finalmente giunta la tanto attesa Direttiva 2014/65/UE, conosciuta come MiFID II: la direttiva stessa prevedeva l’adozione di una serie di misure esecutive, dedicare alla disciplina di dettaglio. A tal fine, un ampio pacchetto di misure di esecuzione è stato presentato dall’ESMA nel maggio 2014 (tra queste citiamo il Discussion Paper n°548 ed il Consultation Paper n°549) nella forma di una bozza di parere tecnico per la Commissione europea con una serie di proposte. Il 19 dicembre 2014 l’ESMA ha diffuso il proprio parere tecnico, diretto alla Commissione europea, contenente la proposta definitiva con le misure di esecuzione MiFID II (ci si riferisce al Final Report – ESMA’s Technical Advice to the Commission on MiFID II and MiFIR – ESMA/2014/1569).
Ma cos’è l’ESMA? L’European Securities and Markets Authority è un Ente sovranazionale indipendente che si prefigge l’obiettivo di salvaguardare la stabilità del sistema finanziario europeo e di assicurare l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare svolgimento delle attività nei mercati finanziari, nonché di fornire dei presidi a tutela degli investitori. Nello specifico, l’ESMA favorisce la convergenza della vigilanza sia attraverso la cooperazione ed il coordinamento tra le Authorities competenti nel settore finanziario, sia operando a stretto contatto con altre Autorità europee di vigilanza relative al settore bancario (EBA), assicurativo e pensionistico (EIOPA). La missione dell’ESMA è quella di agire come Autorità di Vigilanza nell’ambito del Sistema europeo di vigilanza finanziaria, contribuendo a fissare i punti chiave della legislazione europea nel settore dei mercati finanziari con lo scopo di garantire una maggiore coerenza ed uniformità nell’applicazione del diritto comunitario, e di armonizzare il lavoro delle Autorità nazionali competenti. Il suo compito non è quello di intervenire in modo diretto nei mercati finanziari (eccezion fatta per la vigilanza sulle agenzie di rating), bensì quello di favorire lo sviluppo di un quadro ordinato e garantire che la protezione degli investitori riceva, sostanzialmente, gli stessi presidi di tutela in tutta Europa.