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Alimentazione sostenibile: un megatrend di importanza primaria per i prossimi decenni
FIDArating:
Azionari settoriali – Agricoltura
Secondo le previsioni ONU, nel 2050 la popolazione del nostro pianeta arriverà a più di 9 miliardi di persone, e tutte avranno bisogno di cibo. Allo stesso tempo, il deterioramento del territorio e la crescente domanda di biocarburanti stanno riducendo la quantità di terreni disponibili per le coltivazioni alimentari. I comportamenti adottati quotidianamente, legati all’alimentazione, sono importanti per ridurne l’impatto ambientale, contribuire alla salute del pianeta e al benessere umano. Il tema dell’alimentazione sostenibile e biologica ha assunto, pertanto, un ruolo da non sottovalutare nella lotta ai futuri cambiamenti climatici.
Tale ambito attira l’attenzione di emittenti ed investitori. Negli ultimi anni l’interesse a tematiche “green” ha permesso un rapido sviluppo di soluzioni finanziariamente sostenibili e responsabili verso l’ambiente. Investire parte del capitale in questi strumenti è un valido metodo per ridurre i danni ambientali, ma può essere anche considerato come un’importante forma di diversificazione strategica del portafoglio.
All’interno della categoria FIDA Azionari Settoriali-Agricoltura emerge, per caratteristiche e performance superiori alla media, il fondo Pictect-Nutrition-R (vai alla scheda del fondo su FondiDOC).
Politica d’investimento
È un fondo di investimento ad accumulazione dei proventi che ha l’obiettivo di accrescere il capitale in un’ottica di medio-lungo periodo. Ad oggi il comparto è investito esclusivamente nel mercato azionario, ma il gestore si riserva l’opportunità di investire seppur in maniera limitata anche in obbligazioni e/o strumenti di debito. La selezione dei titoli di tutto il mondo, compresi i mercati emergenti e la Cina, avviene mediante la ricerca di azioni di società operanti in settori correlati al settore alimentare, con focus particolare su quelle aziende impegnate a migliorare la qualità, l’accesso e la sostenibilità della produzione alimentare.
L’esposizione geografica è diversificata e, secondo i dati aggiornati ad aprile 2019, si concentra principalmente su Europa (41,95%), America del Nord (40,53%) e Pacifico (11,40%).
Nel gestire attivamente il comparto, il gestore utilizza una combinazione di analisi dei fondamentali delle società e del mercato per selezionare titoli che presentino prospettive di crescita favorevoli a un prezzo ragionevole. Il fondo, il cui benchmark di riferimento dichiarato è l’MSCI World Index, è denominato e quotato in euro.
Analisi storica
Il fondo, lanciato a maggio 2009, nei primi anni ha sostanzialmente riprodotto l’andamento del benchmark, distinguendosi poi a partire dal 2014 sovraperformandolo costantemente. In concomitanza con l’andamento positivo dei mercati a seguito delle politiche espansive degli ultimi periodi, in un decennio sono stati solo due gli anni in cui il fondo ha registrato performance negative: il 2011 e il 2018, in parte a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime a livelli preoccupanti, addirittura oltre i livelli della crisi del 2008.
Analizzando le performance storiche il rendimento ad un anno non è eccellente ma, in linea con l’obiettivo di garantire un rendimento di medio-lungo periodo, il rendimento a 5 anni è tra i più elevati al 30% circa. Complessivamente dal lancio invece il rendimento è circa del 100% a fronte di una volatilità relativamente contenuta e stabile nel tempo. Da inizio 2019 il fondo ha messo a segno un rialzo del 13,72% continuando a sovraperformare ampiamente il benchmark ufficiale, nonché l’indice di categoria FIDA FFI azionario settore agricoltura.
Nell’insieme il fondo è paragonabile per rendimento ad un investimento azionario, ma si distingue per un minor grado di rischiosità.
Analisi competitiva
In confronto agli altri fondi della sua categoria FIDA il Pictet-Nutrition-R è emerso per una buona capacità di rendimento a fronte di una volatilità piuttosto contenuta. Infatti, nonostante il portafoglio non sia così bilanciato, a causa di una concentrazione massiccia nel settore dei beni di prima necessità, è in grado di garantire una volatilità minore alla media di categoria. Il rendimento del fondo è tra i migliori e si posiziona sempre nei primi 2 quintili su tutti gli orizzonti temporali da 3 a 10 anni. Aggiudicandosi un buon rating FIDA, quattro corone, il comparto risulta penalizzante per un draw down moderatamente maggiore nei diversi orizzonti temporali rispetto ai fondi comparabili.
Sintesi
Costi e struttura del comparto
La classe “R”, di cui fa parte lo strumento analizzato, si caratterizza per una commissione di gestione al 2,3% ed è l’unica del comparto ad essere accessibile a investitori retail.
Le altre classi “I” e “P” sono destinate ad investitori istituzionali e si differenziano per il pagamento delle commissioni di gestione, rispettivamente al 1,20% e 2,40%. Inoltre oltre ad essere contraddistinte per valuta di quotazione (euro, dollaro o sterlina), mettono a disposizione classi che prevedono la distribuzione dei dividendi.
La classe “Z” infine, anch’essa per investitori istituzionali, non richiede alcuna commissione di gestione.
Per concludere, nessuna classe è soggetta a commissione di performance ma tutte sono caratterizzate da una fee di ingresso massima al 5% e una di uscita pari all’1%.
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