Prodotti ESG: tra sostenibilità e rendimento
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FIDArating:
Azionari Tematici – ESG (USA)
Politica d’investimento
La genesi dei fondi caratterizzati da principi etici non è certo recente, ma negli ultimi anni si è configurato un vero e proprio trend di mercato sulla scia della loro crescente popolarità. FIDA da sempre segue l’evoluzione del fenomeno e nel tempo ha implementato strutture e processi per gestire in modo adeguato le nascenti esigenze degli addetti ai lavori. Tra le varie iniziative figura la creazione di categorie dedicate, tra le quali gli Azionari Tematici – ESG declinate nelle varie specializzazioni geografiche.
Un prodotto di eccellenza nella categoria menzionata è il fondo Legg Mason ClearBridge US Equity Sustainability Leaders A Dis $, la cui classe A a distribuzione denominata in dollari Usa ottiene uno score pari a 100 e conseguentemente cinque corone FIDArating.
Con la sua gestione attiva, Flanklin Templeton mira ad ottenere la crescita del capitale con un orizzonte di lungo termine, investendolo per almeno l’85% nel capitale di società statunitensi che soddisfino contemporaneamente criteri finanziari e principi ambientali, sociali e di governance. Oltre a privilegiare le società ritenute migliori sotto questi aspetti, il gestore esclude l’investimento in aziende attive in settori non etici, elencati nella documentazione legale. La gestione si ispira, ma non si vincola, alla composizione del benchmark – anche utilizzato per la comparazione delle performance -, l’indice Russel 3000.
Analisi storica
Il fondo è stato lanciato il 30 settembre del 2015, così come la classe di azioni oggetto della presente analisi. Dall’inception date, la classe ha messo a segno una performance del 144% in dollari, pari al 130% in euro. La performance a cinque anni, annualizzata, è del 18%. L’andamento grafico è piuttosto piacevole e relativamente costante. I ritracciamenti sono perlopiù contenuti, eccezion fatta per il crollo dei mercati ad inizio 2020 che ha determinato il massimo draw down del 31,56%.
La categoria di riferimento non è particolarmente numerosa. Attualmente si compone di 14 diversi comparti (tra cui due assicurativi), con politiche molto simili tra di loro, per un totale di 66 share classes. Su cinque anni è possibile paragonare lo strumento con altri tre comparti: tra questi il fondo risulta il migliore sotto tutti i principali aspetti quantitativi: performance, volatilità, downside risk, indici di Sharpe e Sortino e massima perdita realizzata.
Anche la comparazione grafica con il benchmark ufficiale, il benchmark di categoria e l’indice di categoria mostra un netto ed evidenze vantaggio in termini di ritorni, che si è acutizzato particolarmente nel corso del 2019.
Costi e struttura del comparto
Il comparto è composto da un numero relativamente elevato di classi, idoneo a coprire le più variegate preferenze in termini di distribuzione o accumulazione, di esposizione valutaria e di investimenti minimi iniziali. La classe in oggetto è gravata da costi di gestione dell’1.20%. I dati più recenti parlano di spese correnti previste dell’1.70%, mentre ex-post risultano dell’1.65%. L’investimento minimo iniziale è di 1000 usd.
Sintesi
Secondo il target market indicato, il fondo è idoneo per investitori retail anche con un livello base di conoscenza ed esperienza. Per quanto riguarda la capacità di sostenere le perdite si diffida l’acquisto da parte di quei risparmiatori che rifuggono il rischio e che non intendono accettare perdite almeno moderate. L’indicatore sintetico di rischio, pari a 6, è coerente con una politica di investimento focalizzata su asset squisitamente azionari ed in presenza di elevata concentrazione sul piano geografico. Proprio per questi due motivi, l’investimento deve essere contestualizzato in un portafoglio diversificato per coglierne le opportunità mitigandone i rischi.
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