Dopo il coinvolgimento della società nella polemica sul crollo del Ponte Morandi nell’agosto 2018, il corso del titolo ha registrato una perdita notevole (-22,6%), dopo la quale per diversi mesi si è assistito ad un movimento laterale, oscillante in un range di prezzo compreso tra 19 e 17 euro. Successivamente i prezzi hanno formato un canale ascendente, dovuto forse in parte ai buoni fondamentali dell’azienda, uscendo di fatto dalla fase di congestione con un recupero fino ai minimi dell’estate scorsa, in area 23,60 euro.
Successivamente al raggiungimento del massimo di periodo, i prezzi hanno subito una correzione al ribasso incanalandosi in un potenziale triangolo simmetrico, caratterizzato da una diminuzione della volatilità. Questa correzione, confermata da un segnale di debolezza sulle medie mobili, potrebbe continuare in caso di rottura della trendline ascendente, rafforzando l’ipotesi di una movimento ribassista. In tale scenario, tramite la proiezione dell’ampiezza della figura dal punto di rottura, il target iniziale è posto in area 21,50 euro dove è inoltre situato il primo supporto. Un ulteriore superamento di tale livello porterebbe i corsi verso il supporto posto intorno ai 20 euro.
Nonostante il triangolo simmetrico sia una delle principali figure di continuazione, non è da escludere la violazione della trendline discendente, con possibilità di un ritorno verso i massimi di periodo, ossia verso la prima resistenza, in area 24,50 euro. Superata questa prima resistenza, i prezzi avrebbero spazio per un rialzo fino a 25,90 euro.
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