Il gruppo Biesse opera nel mercato delle macchine e dei sistemi destinati alla lavorazione dei seguenti materiali: legno, vetro, plastica, marmo, pietra e metallo. Biesse e le sue controllate producono e distribuiscono macchinari e software integrati, nonché software per l’industria del mobile e l’edilizia, ma non solo, infatti i prodotti raggiungono anche i settori dell’edilizia, dell’industria navale ed aerospaziale. Attualmente, il gruppo fondato nel 1969 a Pesaro, è arrivato a contare oltre 4000 dipendenti ed ad estendere la sua presenza in 120 Paesi attraverso una fitta rete di agenti.
Il gruppo, gestito ancora dalla famiglia Selci che lo fondò, nell’ultimo bilancio annuale ha registrato nuovamente un incremento dei ricavi, i quali hanno raggiunto il massimo assoluto di oltre 690 milioni di euro. L’utile della società, quotata nel segmento Star, anche grazie ai nuovi ordini, è cresciuto del 45,1% rispetto all’anno precedente. Il gruppo opera soprattutto nell’area dell’Europa Occidentale che rimane il mercato di riferimento, ma con grandi investimenti e mercati in crescita in altre aree, come Europa Orientale e Asia, cominciano a divenire importanti per il gruppo.
Il titolo si trova dal 2013 in una solida fase crescente che ha condotto il prezzo da poco più di 2 euro ad azione al livello odierno di ben 46 euro. In particolare nell’ultimo anno il titolo ha avuto una crescita esponenziale, incrementando di circa l’85% il suo valore. Qualche settimana fa il titolo ha raggiunto il suo massimo assoluto vicino ai 57 euro per poi correggere e tornare al prezzo attuale. Il titolo della società di Pesaro rimane comunque in una fase ascendente di medio-lungo termine confermata sia dalla trendline degli ultimi cinque anni che dalla trendline di medio- breve termine che ha accompagnato le quotazioni nell’ultimo anno.
Attualmente i prezzi rimangono al di sopra di un supporto statico posto a 40,80 euro e sono a ridosso della trendline di breve transitante in area 44 euro. La tenuta di quest’ultima potrebbe proiettare i prezzi nuovamente verso i massimi assoluti e confermerebbe lo scenario in atto estremamente positivo. La sua rottura porterebbe invece i corsi a testare il supporto statico citato senza determinare peraltro un’inversione di tendenza che avverrebbe solo con la perdita anche di quest’ultimo e potrebbe generare un ampio movimento fino ad area 36 euro.
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