Il Gruppo ERG è uno dei principali produttori energetici nazionali. Nato come operatore petrolifero, negli ultimi anni si è convertito a produttore di energia da fonti rinnovabili spaziando tra eolico, solare, termoelettrico ed idroelettrico. Attualmente la società detiene il primato nell’eolico in Italia ed è tra i primi dieci produttori europei. Con recenti acquisizioni è entrata nella produzione di energia solare, settore in cui si è impegnata ad espandersi in tempi brevi.
Nel business plan biennale presentato all’inizio del 2018 il gruppo operante nelle energie rinnovabili è intenzionato a crescere nell’eolico soprattutto in Europa. Con la dismissione di Total ERG ha terminato il cambiamento del core business ed ipotizza una riduzione della PFN nel 2020, con un dividendo straordinario grazie alla suddetta cessione.
L’andamento del titolo, seppur con discontinuità, è stato crescente dal 2012. In particolare però i corsi azionari hanno accelerato a partire dall’ultimo trimestre del 2016 facendo registrare un incremento complessivo del 116%. Tale rialzo poggia su una trendline che al momento transita in area 17.38. Un livello molto importante è sicuramente quello di area 16.72, la cui rottura, avvenuta il tre di questo mese, ha fornito nuovo impulso alle quotazioni portandole sui massimi assoluti. Questo l’ha trasformato nel supporto più prossimo e di maggior rilevanza. A 20.45 euro invece è situata la nuova resistenza, appena sopra i massimi assoluti del titolo raggiunti nelle settimane scorse.
La recentissima respinta delle quotazioni sulla resistenza sopracitata potrebbe fornire alcune opportunità a livello operativo. Con il verificarsi di qualche seduta ribassista consecutiva come quelle appena avvenute, vi sarebbe l’opportunità per un ingresso in acquisto sulla trendline in zona 17.72 con stop loss appena sotto il supporto dinamico di medio-lungo termine, primo target intorno ai 19 euro e secondo target posizionato al di sotto della resistenza statica.
Nell’ipotesi in cui invece le quotazioni dovessero tornare a salire, allora sarebbe importante controllare la tenuta della resistenza a 20.45 euro la cui rottura porterebbe a far segnare nuovi massimi assoluti.
Sia nella prima che nella seconda ipotesi fungerebbero da discriminanti sia i volumi scambiati che sono tutt’ora sopra la media degli ultimi 50 giorni, che la volatilità incrementatasi notevolmente da maggio.
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