Intesa SanPaolo è il più grande gruppo bancario italiano, nato nel 2007 dalla fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa . Le sue attività si rivolgono a una platea di 11,1 milioni di clienti con crediti verso la clientela per 395.595 milioni di euro e la presenza all’estero di 1.072 sportelli. Si colloca al terzo posto tra i più grandi istituti bancari della zona euro e tra i gruppi più influenti in diversi paesi del Centro-Est Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa, grazie alle proprie controllate locali. Il profilo dell’istituto può essere associato al concetto di banca universale, grazie all’offerta di servizi bancari domestici per la clientela locale, servizi di corporate e private banking, servizi di asset management, servizi assicurativi e grazie alla presenza di una divisione international per la gestione delle filiali estere.
Analizzando il grafico del titolo emerge che, in seguito ad un’ampia fase laterale cominciata nell’autunno del 2018, in febbraio è iniziato un up trend che ha portato il prezzo del titolo sui massimi più alti degli ultimi 5 mesi. Su questo livello la forza dei compratori si è però ridotta, il trend si è concluso tracciando un doppio massimo sul prezzo di 2,35 euro ed è cominciata una fase ribassista molto sostenuta, accompagnata anche da un gap down del 6% nel mese di maggio, che ha portato il valore del titolo sui minimi più bassi da febbraio 2016.
Attualmente la pressione degli orsi si è arrestata e il trend sta tracciando una fase laterale più ampia e pronunciata rispetto a quella di ottobre 2018. Infatti sul minimo assoluto si è poi configurato un rimbalzo tecnico che poteva presagire la chiusura del gap, seguito invece da un nuovo minimo collocato sui valori di quello precedente.
Il rialzo che ha seguito questo doppio minimo è ancora in atto e se dovesse violare la resistenza posta a 2,08 euro aprirebbe lo scenario a un nuovo up trend capace di arrivare a chiudere il gap di maggio, proprio sul quale si può fissare il primo target a 2,1615 euro. L’incrocio della media mobile a breve su quella a medio termine avvenuto la scorsa settimana e le favorevoli notizie economiche sul mercato italiano, con il FTSE Mib che sale esponenzialmente e lo spread sui minimi a 150 bp, dovrebbe maggiormente avvalorare l’ipotesi di continuazione della fase rialzista. Nonostante il prezzo di chiusura della posizione potrebbe apparire non troppo elevato, bisogna tenere in considerazione che l’up trend è già in atto da due settimane e che quindi la correzione potrebbe manifestarsi a breve. Lo stop loss può essere posto invece sul supporto a 1,80 euro.
Nel caso in cui il trend non riuscisse a superare il massimo, si potrebbe implementare un sell area sotto 2,08 euro, aprendo la posizione nella successiva candela ribassista. In questo caso il target può essere collocato sui livelli del doppio minimo e lo stop loss sui prezzi del gap.
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