Italgas è il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale e il terzo in Europa. Con i suoi 4.000 dipendenti gestisce, direttamente o attraverso le proprie partecipate, una rete di distribuzione che si estende complessivamente per circa 65.000 km. È storicamente riconosciuta come la società che ha portato il gas nelle case degli italiani contribuendo allo sviluppo economico e sociale del Paese. Nel 2003 viene delistata a fronte di un OPA lanciata da Eni e successivamente (2009) ceduta alla controllata Snam. Nel 2016 la società distribuzione del gas fa la sua ricomparsa in borsa in seguito alla scissione di Snam e entra a far parte dell’indice FTSE MIB.
In seguito alle ultime trimestrali molti analisti hanno tagliato i target su Italgas che ha presentato ricavi in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma un flusso di cassa inferiore. La società scissa dal gruppo Snam ha visto anche ridursi i rating da parte degli analisti sulla base delle nuove prospettive e dell’andamento finanziario.
Dopo un breve scivolone alla quotazione nel novembre del 2016, il titolo ha imboccato un trend ascendente molto forte che lo portato ad incrementare il suo valore di oltre il 70%. Nel novembre del 2017 il titolo ha toccato i massimi assoluti in area 5.40 euro per poi subire una correzione sino in zona 4.26 euro. Successivamente dagli inizi di marzo i corsi sono nuovamente risaliti fino a testare nuovamente i massimi assoluti in maggio, ma senza perforarli e confermando la resistenza. I prezzi sono recentemente scesi a toccare i 4.39 euro.
Dallo scenario descritto poc’anzi è facile vedere come la resistenza in zona 5.40 euro sia stata testata ben due volte. I recenti sviluppi ribassisti del mercato italiano legato alle vicende di instabilità politica hanno portato il titolo in una condizione molto invitante per l’operatività. Infatti, se i corsi dovessero violare il minimo relativo in zona 4.26 euro si aprirebbero le condizioni per una strategia short legata al doppio massimo che il titolo ha “disegnato” negli ultimi sette mesi. Seguendo le fondamenta dell’analisi tecnica, una volta violato il supporto già citato lo stop loss verrebbe posizionato sopra i massimi assoluti, in zona 5.40, mentre il primo target andrebbe posizionato a 3.83 ed il secondo a 3.57 circa. In un’ipotesi alternativa di inversione positiva nei pressi del supporto allora le quotazioni potrebbero ritornare nuovamente verso i massimi assoluti.
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