Il titolo fino a maggio 2018 ha oscillato in un range compreso tra i 2.9 e i 3.4 euro. Successivamente, i prezzi hanno iniziato a tracciare un andamento fortemente ribassista, in linea con l’andamento dell’indice azionario generale, fino al raggiungimento dei minimi di metà settembre 2018. Da quel momento esso è entrato in una fase laterale caratterizzata dal supporto posto in area 2.45, la quale ha ricevuto da metà febbraio un, seppur timido, impulso al rialzo che ha portato le quotazioni ai loro attuali livelli.
Questa tendenza rialzista, accentuatasi durante l’ultimo mese di contrattazioni, ha portato i prezzi a testare due volte l’importante resistenza posta in area 3 euro, e il recente superamento congiunto delle medie mobili sia di breve sia di medio-lungo termine fanno presagire un rafforzamento del trend in atto. Anche l’oscillatore MACD conferma questa tendenza, con un valore dalla metà di aprile positivo e superiore alla sua media mobile.
Se questo movimento rialzista dovesse vedere conferma nelle prossime sedute, violando la resistenza posta in area 3 euro, si traccerebbe uno scenario rialzista intrigante, e il corso del titolo avrebbe spazio per un rialzo fino al raggiungimento della resistenza posta in area 3.40 euro. Un ulteriore superamento di tale livello porterebbe i prezzi a poter raggiungere la resistenza posta in area 4.05, ultimo prezzo d’interesse prima del raggiungimento dei massimi registrati alla fine del 2016.
Alternativamente, nel caso in cui il più recente rallentamento si concretizzasse in un’inversione di trend, la prima area di supporto è posta in 2.69. Nel caso di una rottura di quest’ultimo, il titolo troverebbe come limite inferiore alla discesa delle quotazioni il supporto citato precedentemente posto in area 2.45.
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