Dai dati consuntivi del 2017 sono emersi decisi miglioramenti rispetto all’anno precedente soprattutto in riferimento ai ricavi, EBITDA ed utile netto. Il miglioramento dei fondamentali e la crescita dei mercati hanno fatto si che il titolo complessivamente nel 2017 sia cresciuto del 54%.
Il trend crescente biennale ha permesso alle quotazioni di raddoppiare il loro valore e di segnare, lo scorso 7 febbraio, il massimo assoluto a 7.45, per poi ritracciare di circa il 16%. È ben evidente la prossimità dei corsi con l’incrocio tra la trendline, positiva, di lungo periodo situata ora in zona 5.90 e quella negativa di breve, la contrazione della volatilità delle ultime settimane ne rappresenta un’ulteriore espressione.
Attualmente i corsi sono molto vicini alla trendline discendente di breve, in zona 6,40. La tenuta del supporto dinamico potrebbe suggerire un ritorno delle quotazioni attorno al minimo relativo in area 6.16; successivamente, la perdita dei 6.07 comprometterebbe il quadro positivo, aprendo le porte ad una discesa i cui principali supporti sono posti a 5.90, 5.31 e 5.09. Alternativamente, come la divergenza del MACD parrebbe suggerire, un’inversione di breve e la violazione dei 6.55, potrebbe dare un nuovo slancio alle quotazioni con primo target a 6.90 euro.
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