Tenaris è il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas. Nata nel 2002 dalla fusione di più società del gruppo Techint, opera principalmente in America, Italia, Romania e Giappone. Il fatturato realizzato dalla società nel 2016 si è attestato a 4,29 miliardi di dollari, con una contrazione del 38% rispetto all’esercizio precedente, mentre l’utile netto è cresciuto a 55,3 milioni di dollari.
Terminata la pesante fase ribassista iniziata nel 2014, quando i prezzi sono scesi sotto i 9 euro, il titolo ha intrapreso un forte trend rialzista di medio periodo fino ad arrivare a segnare il massimo a 17.44 euro alla fine del 2016. Nell’utimo anno, invece, lo scenario è cambiato radicalmente, con le quotazioni che sono calate, in maniera pressochè costante, fino a rimbalzare in agosto sul supporto statico in area 11 euro. Più recentemente, il titolo ha mostrato una certa difficoltà a recuperare i valori della prima dell’anno, non riuscendo ad andare oltre i 12.28.
Nel caso di una rottura di quest’ultimo livello, è possibile l’inizio di un trend rialzista di breve periodo, con primo target intorno ai 13.50 euro. Viceversa, se le quotazioni dovessero rompere il supporto dinamico passante attualmente a 11.27, e anche il quello statico in area 11 euro, potrebbe essere una conferma della continuazione del trend negativo di medio periodo. La continuazione della discesa dei prezzi potrebbe arrivare a toccare il minimo di lungo periodo posto a 8.60 euro. Inoltre, gli indicatori su livelli abbastanza scarichi non segnalano alcuna divergenza con i prezzi.
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