UBI Banca
Dal punto di vista finanziario la società è stata afflitta in tutti questi anni dai problemi generali del settore, i crediti deteriorati, i bassi tassi di interesse e gli alti costi operativi. Nonostante ciò, dopo anni di perdite ed utili altalenanti il Gruppo, forte anche delle nuove acquisizioni, ha preso nuovo slancio, tornando a far segnare risultati positivi e dimostrando una ritrovata solidità a livello patrimoniale.
Negli ultimi tre anni il titolo ha vissuto vicende alterne, esso ha infatti fatto registrare i massimi relativi a metà del 2015 intorno ai 7 euro, ma successivamente, nell’arco di poco più di un anno, ha subito una correzione del 75%. Solo da fine 2016 è incominciata una decisa ripresa, generando un’inversione rialzista durata sino ad ottobre 2017. Da allora i corsi si sono attestati in un’ampia zona laterale delimitata da un’area supportile in prossimità di 3.47 euro ed un’area resistenziale in zona 4.63.
Dopo l’ondata di vendite cha sta interessando la giornata (mercoledì) i prezzi sono poco sopra i 4.2 euro ma rimangono valide le opportunità legate alla rottura del canale formatosi negli ultimi mesi. Si potrebbe prospettare infatti un ingresso alla violazione della resistenza citata, con stop loss appena sotto il livello di entrata, in area 4.45, primo target in area 5 euro e secondo 5.65 in corrispondenza delle principali resistenze statiche di medio periodo. In alternativa, qualora l’odierna debolezza avesse un seguito o il top del canale si rivelasse efficace, le quotazioni potrebbero tornare verso il suo floor con opportunità di acquisto sulla debolezza.
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