Concluse le analisi sui dati di fine Agosto 2024.
Un mese in chiaroscuro, caratterizzato da movimenti ampi e divergenti.
Poco più della metà degli indici di categoria azionari registra performance positive. In termini assoluti, la miglior variazione positiva supera quella negativa; il rendimento medio è lievemente positivo. I comparti focalizzati su Indonesia e Thailandia ottengono i migliori risultati: le due aree nelle ultime settimane vantano importanti investimenti da parte di alcune big nei settori energetico e tecnologico che hanno contribuito a richiamare capitali e a sostenere la valuta locale.
Tra i fondi azionari settoriali l’immobiliare è il tema di maggiore rilevanza e genera ritorni tra il 3% e il 4%. Bene anche fintech e farmaceutico, tutti settori deboli sul medio periodo.
Gli indici di categoria obbligazionari sono in allungo nel 64% dei casi e la distribuzione delle performance mostra una coda più lunga verso i rendimenti positivi. Il rendimento medio è di 33 punti base. Il fattore valutario è dirimente nello spiegare la classifica: il dollaro australiano e le corone scandinave determinano i migliori ritorni. Parallelamente, i monetari dollaro Usa registrano la peggior flessione, pur contenuta rispetto alla svalutazione del biglietto verde anche grazie alla gestione attiva dei prodotti.
Variegato è anche lo scenario sugli Etf, nonostante una riduzione della dispersione dei rendimenti. I temi di successo già menzionati per i prodotti attivi trovano validità anche tra quelli passivi. Le strategie short o a leva non determinano le classifiche, mentre la volatilità è l’asset che fa registrare il peggior risultato.