Concluse le analisi sui dati di fine marzo 2023.
Il mese si rivela complessivamente negativo per i mercati finanziari.
Per quanto riguarda gli indici rappresentativi dei fondi azionari a specializzazione geografica le perdite sono diffuse ed anche consistenti. Solo il 30% delle categorie riesce ad apprezzarsi, ed il rendimento medio scende al -1%, il valore più basso del trimestre. La copertura all’euro produce timidi allunghi.
L’analisi dei prodotti a specializzazione settoriale disegna un quadro ampiamente favorevole ai metalli preziosi ed ai settori innovativi, primo tra tutti l’intelligenza artificiale, seguito da telecomunicazioni, robotica e IT.
Oltre la metà degli indici di categorie obbligazionarie ritraccia ed il rendimento medio mensile è negativo per la prima volta nel 2023. Con risultati anche piacevoli, troviamo i governativi europei con elevate duration (oltre i dieci anni), gli asset inflation linked ed i titoli con un buon merito creditizio. High yield e short term, soprattutto se in dollari Usa, occupano l’ultima parte delle classifiche con perdite di quasi il 5%.
L’apprezzamento di argento e oro trascina gli ETC ed essi esposti, che in media realizzano rispettivamente +13,50% e +6,60%, mentre i prodotti esposti a panieri di materie prime cedono terreno, penalizzati soprattutto da gas naturale (-20%) e petrolio (-4%).