Concluse le analisi sui dati di fine marzo 2024.
Il mese si rivela complessivamente ottimo, con il 90% delle categorie azionarie in attivo mediamente di quasi il 6%. Ancora più numerose sono le categorie obbligazionarie in allungo anche se con variazioni contenute, in media sotto il punto percentuale.
Sul piano geografico, le aree più rilevanti sono il Giappone, grazie alle large cap growth, i Paesi Iberici, in particolare la Spagna, e l’Italia. L’elevata capitalizzazione di borsa, lo stile value e l’esposizione ai mercati sviluppati rappresentano importanti fattori di successo.
Tra le specializzazioni settoriali sono i metalli preziosi a distinguersi, sia per l’entità dell’apprezzamento che per l’inversione di tendenza. I titoli tecnologici vivono una pausa del rally di medio termine, ma senza retrocedere.
Tra gli asset obbligazionari sono in convertibili a conquistare la top ten, trascinati dall’equity.
Secondo le stime, in portafoglio bilanciato aggressivo avrebbe totalizzato circa il 2,40% in marzo, seguito da un profilo moderato (+2%) e da uno prudente (+1,6%).
L’overview sulle categorie di etf mostra un buon incremento dei rendimenti medi a fronte di una dispersione dei risultati rimasta quasi costante. Le esposizioni a leva su azionari e commodities consentono ritorni a doppia cifra, mentre i prodotti short, pur occupando in blocco il fondo delle classifiche, generano perdite relativamente contenute.