Rally azionario globale trainato da Tech e IA, bond sotto pressione
Il mese di maggio ha sancito un’accelerazione nei mercati azionari globali, in un contesto di crescente selettività settoriale e marcata divergenza geografica. Se il comparto azionario ha brillato per dinamismo e dispersione, il segmento obbligazionario ha continuato a navigare tra la prudenza e le attese sui tassi, mentre le valute hanno riflesso nervosismi geopolitici e divergenze monetarie. Un mese che ha premiato la propensione al rischio ben calibrata, specialmente su temi tecnologici e innovativi.
Azionario: la riscossa di USA e Asia, Taiwan superstar
A livello geografico, le large & mid cap statunitensi hanno registrato un rimbalzo poderoso con un +7% mensile, consolidando un trend triennale positivo (+29%). Sorprende l’Asia, dove Taiwan ha svettato con un eccezionale +15%, seguita da Corea del Sud (+11%) e Regno Unito mid & small cap (+10%). Bene anche l’Europa (+6%) e i mercati globali sviluppati ed emergenti (+6,02%), con una volatilità comunque sostenuta.
Tra i comparti peggiori si evidenziano la Thailandia (-1,80%) e i settori healthcare e biotech, che continuano a deludere sia sul breve che sul medio termine. La biotecnologia in particolare chiude il mese a -3%, con un bilancio annuale ampiamente negativo.
Settori: Tech e IA dominano la scena
Sul fronte settoriale, la narrativa è tutta concentrata su tecnologia e intelligenza artificiale. Il comparto globale legato all’Intelligenza Artificiale è salito del +10% nel mese, seguito a ruota dalla robotica e dall’informatica tradizionale. Performance che confermano un trend triennale robusto per questi temi (IA +45%, IT +38%), testimoniando come l’innovazione continui a intercettare flussi e aspettative degli investitori.
In controtendenza il settore healthcare, che in tutte le sue declinazioni (coperto e non dal rischio cambio) mostra una debolezza strutturale con performance mensili negative e ritorni triennali inferiori al mercato
Obbligazionario: resiste il convertibile, deludono i Treasury
Il mercato obbligazionario resta sotto pressione, complice una curva dei tassi ancora rigida e un’inflazione che rifiuta di normalizzarsi. I governativi USA (sia a breve che a medio-lungo termine) registrano cali vicini al punto percentuale (-1% e -0,8% rispettivamente), mentre le emissioni in yen giapponesi crollano del -2,08% nel mese e segnano un drammatico -25% su base triennale.
Brilla invece il segmento convertibile Asia Pacifico con un +5%, confermando la sua valenza tattica come ibrido tra equity e bond, seguito dai convertibili globali USD hedged (+3%).
Forex: Euro in flessione, emergenti sotto stress
Il cambio EUR/USD arretra dello 0,30% nel mese, pur mantenendo un saldo annuale positivo (+9%). L’euro si è indebolito contro numerose valute emergenti e sviluppate, tra cui won coreano (-3%), shekel israeliano e rand sudafricano.
Singolare il caso della lira turca, che continua a svalutarsi strutturalmente (+1,7% nel mese per l’euro), accumulando un +153% su base triennale, chiaro indicatore delle difficoltà economiche endemiche del Paese.
Outlook: selettività, tecnologia e strategie flessibili
La fotografia di maggio mostra mercati in transizione: l’azionario si muove con decisione su tematiche growth e tecnologiche, mentre l’obbligazionario soffre la coda lunga della politica monetaria restrittiva. In un contesto di divergenza tra economie e traiettorie monetarie, la selezione attiva e l’allocazione dinamica sono strumenti indispensabili.