Il mese della selettività e del ritorno dei tech
Ottobre 2025 ha marcato un cambio di ritmo nei mercati globali, dove la dispersione dei rendimenti e la divergenza dei driver macro hanno imposto una lettura più chirurgica.
Dopo mesi di corsa disordinata e rialzi diffusi, il mese ha premiato la selettività, riportando in auge la tecnologia e la biotecnologia, mentre alcuni comparti finora protagonisti hanno rallentato il passo.
L’onda asiatica e la forza della Corea
Il dato più eclatante arriva dall’Asia, con la Corea che ha registrato un impressionante +19,05% mensile, portando il progresso annuo al +66,45% e quello triennale al +68,01%. Un rally trainato dall’industria dei semiconduttori e dai titoli tecnologici, sostenuto da politiche industriali aggressive e da flussi d’investimento esteri in accelerazione. Anche Taiwan ha mantenuto un passo vigoroso (+8,84% mensile), segno che l’asse tecnologico asiatico continua a dominare la scena globale.
Più in generale, l’indice Asia Pacifico ha guadagnato +4,56%, superando gli Stati Uniti (+3,79%) e l’Area Euro (+1,90%). Il trend conferma che la leadership geografica resta saldamente in Oriente, mentre l’America Latina (+1,31%) mostra un affievolimento dopo mesi di forti rialzi legati al comparto materie prime.
Il ritorno della tecnologia e la riscossa biotech
Sul piano settoriale, la tecnologia globale ha ripreso slancio con un +6,19%, evidenziando un ritorno d’interesse verso i temi dell’intelligenza artificiale e dell’automazione. Ancora più brillante la biotecnologia, che ha messo a segno un +12,01% mensile, guidando il ranking settoriale. Il settore mostra segnali di rinvigorimento grazie al rinnovato flusso di capitali verso la ricerca genetica e le applicazioni mediche di nuova generazione.
Anche robotica (+8,30%) e intelligenza artificiale (+7,66%) figurano tra i migliori performer, delineando una configurazione di mercato sempre più polarizzata verso i segmenti ad alto contenuto innovativo. In controtendenza, invece, fintech (-4,65%) e metalli preziosi e minerali (-2,81%) hanno segnato un brusco stop dopo mesi di rally, suggerendo una presa di profitto più che un’inversione strutturale.
Metalli preziosi in pausa dopo una lunga corsa
Dopo un triennio straordinario (+168,57% per la versione non hedged), il comparto metalli preziosi e minerali ha corretto in ottobre, restando comunque su livelli di forza relativa elevati. La pausa appare fisiologica, legata a prese di profitto e al temporaneo rafforzamento del dollaro, che ha pesato sui prezzi delle materie prime denominate in USD. Tuttavia, le dinamiche di lungo periodo – domanda industriale per la transizione energetica e tensioni geopolitiche – restano intatte.
L’obbligazionario ritrova ossigeno
Nel reddito fisso, ottobre ha visto un recupero diffuso. Le convertibili Asia Pacifico hanno brillato con un +6,21%, seguite dalle convertibili globali in USD hedged (+3,46%) e dalle obbligazioni dei mercati emergenti (+3,04%). In un contesto di tassi in stabilizzazione e di minore pressione inflazionistica, il mercato obbligazionario ha ritrovato equilibrio.
L’eccezione resta il debito in yen (-2,38%), penalizzato da una valuta in declino e da politiche ultra-accomodanti della Bank of Japan.
Valute in rotazione e forza dello yen
Sul fronte valutario, l’ottobre 2025 ha segnato un movimento di rotazione. L’euro si è indebolito contro lo yen (-2,52%), mentre ha guadagnato terreno sulla sterlina (+0,94%). Lo shekel israeliano (-3,20%) e il ringgit malese (-2,07%) si collocano tra le valute peggiori, riflettendo fragilità regionali. Il dollaro ha recuperato forza (+1,59% contro euro), sostenuto da dati macro più robusti negli Stati Uniti e da aspettative di politica monetaria restrittiva ancora per qualche mese.
Forze relative e lettura strutturale
L’analisi delle forze relative evidenzia un progressivo spostamento dell’attrattività settoriale verso la tecnologia e i beni industriali, mentre energia e beni di consumo restano laterali. Sul piano geografico, gli indici mostrano un rafforzamento netto dell’Asia Pacifico e degli Stati Uniti, a fronte di un’Europa in consolidamento e di un’America Latina in fase di stallo.
Questa rotazione, visibile nei grafici delle relative strength (pagine 5-6 del documento), suggerisce un ritorno del mercato verso i temi della crescita qualitativa dopo mesi di dominanza “real asset”.
Selettività e transizione: i due temi guida
Ottobre ha confermato che l’era del “beta facile” è definitivamente tramontata. Le performance si costruiscono ormai per selezione, non per esposizione. La rotazione verso tecnologia e biotech, la pausa dei metalli preziosi e la resilienza del comparto obbligazionario indicano che il mercato è entrato in una fase di maturità, dove la gestione attiva e la capacità di leggere le forze relative diventano determinanti.


