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Una gestione alternativa in controtendenza ai mercati
FIDArating:
Politica d’investimento
In un mercato ricco di incertezze come quello attuale, con l’azionario in calo da inizio anno e l’obbligazionario che risente inevitabilmente dell’aumento dei tassi di interesse, interessanti opportunità specialmente nel breve-medio termine (1-3 anni) potrebbero arrivare dai fondi total return, ovvero quella grande classe di fondi che non si focalizza su determinati settori o mercati e che non possiede un benchmark di riferimento. I risultati dipendono esclusivamente dalle strategie messe in atto dai gestori solitamente indipendenti dal mercato. All’interno della categoria Ritorno Assoluto Obbligazionari svettano per performance il fondo H2O Multibonds (vai alla scheda del fondo su FondiDOC ).
L’obiettivo di gestione del FCI è di ottenere, su una durata d’investimento minima consigliata di tre anni, una performance positiva, non legata ad un indice di riferimento.
La politica d’investimento dell’OICVM si fonda su una gestione molto dinamica che mira a realizzare una performance sui mercati di tassi e valute internazionali. Il team di gestione si occupa dapprima della ripartizione complessiva del portafoglio, per poi selezionare i titoli che lo compongono (analisi top-down). A questo scopo determina le strategie in funzione delle proprie previsioni macroeconomiche,
all’analisi dei flussi di capitali e alla valutazione del prezzo degli attivi finanziari. Gli investimenti sono effettuati nel rispetto di una sensibilità (indicazione della variazione del prezzo di un’obbligazione quando i tassi d’interesse variano dell’1%) compresa tra 0 e 10.
Il portafoglio dell’OICVM può essere esposto a qualunque valuta e a obbligazioni di qualsiasi natura, emesse da Stati o emittenti privati, indipendentemente dai rispettivi rating finanziari e nazionalità (paesi sviluppati o paesi emergenti), compresi strumenti di cartolarizzazione. Ne consegue per quanto appena accennato che sorge un rischio cambio piuttosto consistente.
Analisi storica
Parlando di fondi total return non è possibile parlare di un particolare mercato per le stesse motivazioni già citate in precedenza. Il fondo però investe in obbligazioni e titoli di credito di varia natura, inoltre, nel suo prospetto indica come parametro puramente indicativo il JP Morgan Government Bond Index Broad. Guardando al mercato obbligazionario si può vedere come il fondo lo abbia seguito con una crescita lineare sino alla fine del 2012, poi ha migliorato le sue performance rispetto all’obbligazionario globale mantenendo comunque una volatilità contenuta fino al termine del 2014. Da allora la crescita del fondo è stata veramente importante ma segnata da un rally piuttosto turbolento.
Suddividendo quindi in tre parti lo storico del comparto dal suo lancio ad oggi, si ha che nella prima parte, ossia dall’emissione alla conclusione del 2012, il fondo ha fatto segnare un surplus del 24% in linea coi mercati obbligazionari. Nella seconda parte il comparto ha messo a segno una performance di circa il 43% aprendo un divario con i rendimenti obbligazionari. Infine, dagli inizi del 2015 ad oggi una nuova politica gestionale ha generato un ritorno del 104%.
Con riferimento ai dati complessivi, il fondo ha reso in cinque anni il 173% a fronte di una volatilità poco superiore al 17%. Sempre in un tale arco temporale, la performance annua risulta essere del 22%.
Gli indici di performance Sharpe, Sortino ed Information Ratio sono sempre stati sopra l’unità ad uno, tre e cinque anni.
Analisi competitiva
Se confrontato con gli altri fondi obbligazionari a ritorno assoluto il comparto eccelle dal punto di vista del rendimento surclassando gli altri al punto che il competitor più prossimo ha uno spread sul rendimento ad un anno di circa 11 punti percentuali.
Una strategia così aggressiva però ha comportato rischi di gran lunga maggiori rispetto alla media, infatti il comparto si trova quasi sempre agli ultimi posti di categoria per volatilità e draw down.
La volatilità fatta registrare ad uno, tre e cinque anni è molto più simile a quella riscontrabile in un fondo azionario che in uno obbligazionario, ma va ricordato che un fondo come questo punta ad ottenere performance positive nel breve periodo utilizzando anche strumenti molto volatili come i derivati o altri prodotti OTC.
Giudizio
Il fondo presentato per le sue caratteristiche peculiari, seppur aperto a tutte le tipologie di investitori è sconsigliabile che entri nel portafoglio di persone avverse al rischio o che abbiano un capitale piuttosto ridotto.
Come scritto da prospetto questo fondo andrebbe acquistato da chi intende ottenere una crescita del capitale in non meno di tre anni ed è disposto ad accollarsi un elevato livello di rischio che viene rispecchiato in un SRRI pari a 6.
A giudizio di chi scrive, un fondo come questo potrebbe essere una buona opportunità per incrementare il capitale in situazioni come quella attuale, dove falliscono le classiche strategie di investimento ed i mercati sono afflitti da grande incertezza. Per di più l’inserimento in un portafoglio ampiamente diversificato di un prodotto come il seguente aiuterebbe sicuramente a migliorare i rendimenti nel lungo termine essendo piuttosto slegato dagli andamenti dei mercati globali in puro stile total return.
Costi e struttura del comparto
Il comparto nella classe “R” prevede una commissione di sottoscrizione pari all’1% calcolata sul valore del patrimonio netto moltiplicato per il numero di quote.
Le spese di gestione esterne alla SGR sono pari all’1.10% tasse incluse, ma vi possono essere delle aggiunte dovute alle operazioni sugli strumenti (0.015% al mese) o all’amministrazione delle operazioni over-the-counter.
È poi prevista una commissione di performance del 25% calcolata sulla differenza tra il valore del fondo e l’indice di riferimento, che per questa classe è pari all’EONIA capitalizzato su base giornaliera (denominato in euro) maggiorato del 2.60%.
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