Intesa Sanpaolo è uno dei principali gruppi bancari italiani ed europei con una capitalizzazione di mercato pari a 46.4 miliardi di euro. In Italia, è leader in tutti settori di attività (retail, corporate e wealth management) ed offre i propri servizi a circa 11.1 milioni di clienti. Il fatturato nel 2016 ammontava a 33.3 miliardi, in calo rispetto al 2015, e il reddito netto a 3.1 miliardi di euro.
Dal punto di vista grafico, le quotazioni dopo aver toccato i minimi a 1.52 euro nel Giugno del 2016, hanno subito un’accelerazione che, seppur con correzioni fisiologiche, ha portato il titolo ad apprezzarsi di quasi il 90%, facendo però registrare una volatilità annua pari al 30% e un drow down del 18%. Nelle ultime sedute, i prezzi si sono avvicinati ad una resistenza statica a quota 2.89 euro, posta in corrispondenza del massimo fatto registrare negli ultimi mesi, che se violata potrebbe fornire un’ulteriore spinta alle quotazioni. Gli indicatori, su livelli regolari, non segnalano tensioni né divergenze con i prezzi.
Tuttavia, il titolo potrebbe testare la resistenza appena segnalata e subire una correzione, che non inciderebbe sul trend positivo in atto. Infatti, un’inversione di tendenza sarebbe plausibile solo con la perdita della trend line transitante in area 2.60 euro e successivamente con la perdita dei 2 euro.
Si potrebbe, quindi, impostare un buy up con ingresso a 2.92 euro con il primo target a 3 euro e stop loss a 2.87. In alternativa, potremmo implementare un buy area con ingresso a 2.64 euro, primo target a quota 2.70 e il secondo a 2.76 euro, con stop loss a 2.60 euro.