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Uno strumento per cavalcare la crescita di un settore con un enorme popolo di consumatori
FIDArating:
Politica d’investimento
La crescita del bacino dei consumatori dovuta all’aumento della classe media nei paesi asiatici e all’allargamento della forbice tra ricchi e poveri sono stati (e probabilmente continueranno ad essere) due propulsori della domanda dei beni di consumo secondari e dei beni di lusso a livello globale. Per questo non vi è da stupirsi se uno dei settori che ha sovraperformato maggiormente l’azionario globale, dal 2008 ad oggi, è stato quello dei “Beni di consumo secondari” incluso il cosiddetto settore del lusso.
Alla categoria sopracitata appartiene il fondo Invesco Global Leisure (vai alla scheda del fondo su FondiDOC ), il prodotto, con un attivo di gestione di 1.39 miliardi di euro (a giugno 2018), mira a fornire una crescita del capitale nel lungo termine mediante un portafoglio internazionale di investimenti in società impegnate prevalentemente nella
progettazione, produzione o distribuzione di prodotti e servizi legati alle attività del tempo libero delle persone che possono comprendere società automobilistiche, prodotti per la casa e beni durevoli, media e internet e altre società impegnate a soddisfare le domande dei consumatori.
Il Fondo, gestito attivamente, non è vincolato da un parametro oggettivo di riferimento, anche se viene indicato come indice il MSCI World Consumer Discretionary Index-ND.
Il team di investimento applica al processo di investimento un approccio di tipo fondamentale.
La sua esposizione valutaria si riferisce in modo particolare a dollaro, yen e yuan.
Analisi storica
Il settore che categorizza il fondo è in continua crescita dal 2009, solamente negli ultimi mesi si sono avute delle correzioni, probabilmente dovute a prese di posizione da parte degli operatori, ma soprattutto per effetto della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina. Infatti, le notizie dei dazi americani su molti prodotti cinesi, ma anche europei hanno penalizzato molto le società del settore del lusso.
Il fondo è stato lanciato nel 1994, ma la classe “E” è stata quotata nel 2000. L’andamento del comparto è stato piuttosto stabile sino al 2009, poi ha iniziato a crescere a ritmi elevati generando negli ultimi 10 anni un performance superiori al 300% che annualizzata è stata pari al 15.35%. Nell’ultimo anno poi il fondo ha fornito ai suoi investitori un rendimento del 17%.
La volatilità nel lungo periodo è stata di oltre il 16% a dimostrazione che il fondo investe comunque in un settore a rischio elevato fortemente condizionato dalle mode e dai gusti dei consumatori nonché dalla loro capacità di reddito.
A 5 e 3 anni il rendimento è stato fortemente positivo generando rapporti rendimento-rischio apprezzabili come rappresentato dagli indice di Sharpe e Sortino, ma anche dall’Information Ratio.
Il draw down su tutti gli orizzonti temporali è stato piuttosto elevato (quasi 43% a 10 anni).
Analisi competitiva
Il fondo se confrontato con l’indice di riferimento ha sempre fatto meglio sia come performance cumulate che annualizzate con unica eccezione il 2015. La sovrapeformance è stata raggiunta sovreppesando settori come quello dei Software e dei Servizi Internet e quello HoReCa ed intrattenimento e sottopesando invece i settori come Internet & Direct Retail Marketing, Media e l’alta moda. A livello geografico i gestori hanno poi privilegiato rispetto all’indice gli USA (in cui sono investiti i 3/4 del patrimonio), la Cina, Russia, Thailandia e Brasile a scapito del Giappone e dei Paesi europei.
Se raffrontato invece con i competitors il fondo si ritrova in posizioni di assoluto rilievo sotto l’aspetto del rendimento considerando tutti gli orizzonti temporali. Limitatamente all’anno corrente va però precisato che il comparto ha perso un po’ di posizioni rispetto ai concorrenti pur avendo un rendimento positivo dell’11%.
In una categoria che nel 2017 conta 91 fondi, il comparto non ha brillato rispetto a volatilità e volatilità negativa soprattutto nel breve-medio termine. La rischiosità è stata però più che compensata storicamente dai risultati.
Con riferimento agli indici di Sharpe e Sortino il fondo è sempre risultato ai primi posti nella categoria a 3, 5 e 10 anni. Solo ad un anno alcuni fondi di più recente quotazione hanno saputo fare meglio.
Giudizio
Uno strumento finanziario di questo genere opera chiaramente in un settore che risulta essere molto ciclico (Beta a tre anni pari ad 1.17), ma anche molto legato ad abitudini e alle mode dei consumatori. Il settore dell’intrattenimento in particolare è in continua espansione (soprattutto in Cina) e propone sempre nuove soluzioni in concomitanza con le nuove tecnologie e soluzioni software.
Con tali prospettive e viste le performance passate del fondo, l’inserimento di una quota del medesimo all’interno di un portafoglio ben diversificato a livello settoriale e geografico sicuramente giovare ad un investitore con prospettive di crescita di capitale nel medio-lungo termine.
Il rischio del fondo, ben rappresentato dal SRRI (pari a 6), è piuttosto elevato ed ingloba sia la volatilità tipica del mercato azionario che un surplus legato alla concentrazione settoriale ed un rischio valutario di modesta entità.
Costi e struttura del comparto
Per questa classe la casa di gestione prevede una struttura commissionale con costi di gestione massimi pari al 2.25% associati a commissioni per gli agenti in misura non superiore allo 0.40%. Dalla documentazione ufficiale emerge una commissione di sottoscrizione del 3.00% , ma che soventemente non viene più applicata dai distributori e nessun costo per il rimborso.
Nessuna commissione performance è stata imposta dal fondo lussemburghese.
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