Studio redatto per Borsa Italiana
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Ottenere performance interessanti con un’esposizione al rischio contenuta
FIDArating:
Diversificati Euro Prudenti
Politica d’investimento
Il New Millennium Balanced World Conservative è un fondo che mira ad avere una performance superiore ai mercati obbligazionari tramite l’investimento, oltre che in titoli di debito, anche attraverso una moderata esposizione al mercato azionario ed altri strumenti finanziari. La politica di investimento del gestore predilige un’analisi basata sui fondamentali con vincolo di investire in azioni un massimo del 30% del patrimonio nonché in altre quote di fondi al fine della diversificazione. Nel portafoglio, in via residuale, possono essere presenti titoli privi di rating o non investment grade. Infine, è possibile anche l’utilizzo di strumenti derivati con una esposizione massima del 50% del valore del patrimonio. Il comparto è caratterizzato da molteplici fonti di diversificazione: geografica, settoriale, sulle asset class e sulle strategie di investimento.
La composizione del benchmark, rispetto al quale il gestore si riserva massima discrezionalità, è:
- 20% MSCI AC World Net Tot Ret Eur
- 50% B-Barclays Emu Govt Bond 3-5 y TR
- 30% B-Barclays Global Corp 1-3 TR hedged EUR.
Analisi storica
Dal lancio a febbraio 2015 a maggio 2020, il fondo ha raggiunto il suo minimo nel 2016 per poi iniziare una crescita interrotta solo dalla recente crisi legata al coronavirus. La performance complessiva è dell’1,25%, l’anno migliore è stato il 2019 con un rendimento del 5,53%. Il fondo presenta una volatilità su 5 anni di circa il 4,25% che risulta inferiore a quella dell’indice di categoria FIDA Diversificati Euro Prudenti. Nel 2020 dopo un primo bimestre con performance positive la recente crisi legata al COVID-19 ha portato perdite ingenti. Il successivo rimbalzo registrato sui mercati nell’ultimo mese ha permesso al fondo di recuperare, anche se solo in parte, il terreno perduto.
In un’ottica di lungo periodo, quella corretta per uno strumento di questo genere, i rendimenti della categoria sono stati moderatamente elevati considerato il recente andamento dei mercati, intorno al 16,20% in dieci anni, ovvero 1,51% all’anno, con un rischio, espresso dalla volatilità, relativamente contenuto (circa 4,40%).
Costi e struttura del comparto
Oltre alla classe L, quotata su Borsa Italiana, il fondo è proposto nelle classi I e A.La prima (L), non è gravata da oneri di sottoscrizione e ha commissioni di gestione pari allo 0.70%. Nella seconda, la classe A, anch’essa retail, le commissioni di gestione sono dell’1.1%, mentre, ove applicate, quelle d’ingresso possono arrivare al 3%. L’investimento minimo è di 1500 euro per la classe A e una sola quota ovvero circa 160 euro per la classe L quotata.La classe I, destinata agli investitori istituzionali presenta commissioni dello 0,55% con un importo minimo d’investimento di 25.000 euro.
Tutte le classi sono soggette ad una commissione di performance calcolata applicando la cosiddetta clausola dell’High Water Mark: la commissione, del 20%, verrà applicata soltanto nel caso in cui il valore del portafoglio sia effettivamente cresciuto oltre il valore massimo registrato precedentemente. Questa metodologia permette il caricamento di commissioni solo in caso di effettivi guadagni da parte degli investitori.
Sintesi
Il fondo, con categoria di rischio SRRI pari a 3 su 7, è caratterizzato da una volatilità contenuta che lo rende adatto, così come la sua politica di investimento, ad orizzonti temporali di medio-lungo termine. Come tutti i diversificati beneficia, ed è gravato, da peculiarità e rischi propri sia del mercato obbligazionario che di quello azionario, anche se di quest’ultimo ha un’esposizione limitata. La diversificazione che attua lo strumento, oltre che permetterne l’inserimento in un portafoglio, lo rende adatto anche come investimento autonomo.
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