La stragrande maggioranza dei listini azionari ha registrato performance negative, mentre sul piano obbligazionario il quadro è migliorato rispetto a settembre, facendo registrare però due effetti contrapposti in Europa e in Usa
I mercati, in ottobre, hanno vissuto più di qualche difficoltà e si sono mossi in modo discrepante, ma comunque ordinato e analizzabile alla luce di fattori piuttosto chiari.
Tra i listini azionari la stragrande maggioranza registra performance negative (in valuta). Tuttavia non mancano variazioni positive, che hanno interessato le borse asiatiche, come l’Indonesia (+5%), seguita dall’India (+4%) e Hong Kong (+2.70%). Gli indici Usa si piazzano a metà classifica, mentre l’Europa fa da fanalino di coda. Nell’area sono i Paesi mediterranei a sovraperformare.
Nel corso del mese l’euro cede terreno nei confronti delle principali valute, ma si conferma saldamente in trend positivo contro sterlina e dollaro dall’inizio dell’anno.
Gli indici Fida costruiti rappresentativi del risparmio gestito mostrano uno scenario coerente con gli indici di mercato. Corrono infatti i Paesi del sud-est asiatico e soprattutto la Cina, che trascina anche i Bric. La zona centrale del ranking è popolata da categorie esposta agli Usa o globali, mentre in fondo troviamo l’Europa.
Anche gli indici settoriali registrano perdite diffuse, ma emergono i buoni risultati dei socialmente responsabili e delle energie alternative. Ancora difficile è il momento per l’immobiliare.
Sul piano obbligazionario il quadro migliora rispetto a settembre, con i convertibili Asia Pacifico in testa, trainati dall’equity. Si notano due effetti contrapposti: mentre in Europa sono le scadenze lunghe e l’investment grade a sovraperformare, negli Usa gli operatori hanno prediletto i bond high yield e short term.
Le presidenziali Usa hanno determinato qualche movimento sui mercati, tuttavia l’evoluzione della pandemia continua a rappresentare il più importante driver sui mercati finanziari, con pesanti ripercussioni sulla produzione e sui consumi relativi alle aree maggiormente interessate dai lockdown e soprattutto alimentando nuovi trend su base settoriale.
Monica F. Zerbinati
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