La fase negativa post-crisi si è arrestata con la formazione di un triplo minimo in area 1.15 che ha generato un’inversione di tendenza, arrestatasi nei primi mesi del 2014. La successiva fase di lateralizzazione, ha portato il titolo ad oscillare tra i 4.80 e i 2.20. Restringendo l’orizzonte di osservazione all’anno in corso è possibile notare un trend negativo guidato dalla resistenza dinamica passante attualmente in area 3.30 che potrebbe accompagnare le quotazioni sul livello di supporto statico in area 2.20. L’RSI mette in evidenza come nelle ultime settimane il titolo sia in una fase di ipervenduto. Tale situazione potrebbe far ipotizzare un rialzo delle quotazioni nel breve periodo. Conferma che potrebbe arrivare anche dall’incrocio al rialzo delle medie mobili visibili sul MACD.
Il trend negativo di breve periodo partito da inizio anno rimane ben definito. Una sua continuazione potrebbe portare il titolo sui livelli del citato supporto di area 2.20, da cui le quotazioni potrebbero rimbalzare fino a ritornare sul top del canale. Dal punto di vista operativo però, il primo target di tale movimento sarebbe posto poco sotto i 2.50 euro. Alternativamente se dovesse risolversi la condizione di ipervenduto segnalata dagli oscillatori, i corsi potrebbero arrivare a testare la trendline in area 3.20 sui quali insiste anche un livello di tipo statico, aprendo spazi per posizioni corte con obiettivi non lontani appena sopra i 3 euro.
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