Saipem è operante nella prestazione di servizi per il settore petrolifero e in particolar modo è specializzata nella realizzazione di piattaforme petrolifere, oleodotti e gasdotti. I principali azionisti di Saipem sono ENI ed il Fondo Strategico Italiano (Cassa Depositi e Prestiti) che detengono quasi il 50%. Attiva in tutto il globo, è notizia di pochi giorni la partecipazione della società al consorzio per la costruzione di una raffineria petrolifera in Uganda, Paese in cui le scoperte recenti di giacimenti di petrolio e gas naturale hanno attirato molte big operanti nel settore.
Dopo il doppio massimo in area 50 euro del 2012, il titolo è entrato in un trend strutturale ribassista di lungo periodo portando le quotazioni a sfondare la soglia dei 3 euro nel 2016. Dopo un ritracciamento durato un anno, anche l’andamento di medio termine è tornato negativo ed il titolo quota attualmente in area 3.50.
Lo scenario è pertanto negativo su tutti gli orizzonti temporali, fatta eccezione per il rimbalzo di breve in corso da qualche settimana dai minimi del 2017 poco sopra 3.150.La mancanza di segnali di inversione rende plausibile la continuazione del ribasso verso il livello significativo di supporto in area 2.80 ove le quotazioni hanno realizzato il livello minimo del movimento strutturale citato.
Operativamente si potrebbero sfruttare eventuali rimbalzi temporanei con un buy area a 3.17 euro, primo e secondo target a 3.52 e 3.65, stop loss a 2.98 euro.
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