Concluse le analisi sul quarto trimestre del 2022
Il periodo risulta nel complesso positivo: circa i tre quarti delle categorie rappresentative dei comparti azionari a specializzazione geografica è infatti in allungo, con un rendimento medio di quasi il 5%, mentre tra quelle a specificazione settoriale sono quasi il 70% le categorie in attivo.
Un lieve miglioramento coinvolge anche gli asset obbligazionari: le categorie in allungo passano dal 41% del periodo precedente al 47% degli ultimi tre mesi. Il rendimento medio è ancora negativo (-0,87%), ma meno rispetto al terzo trimestre.
Buoni anche i risultati generati dai prodotti passivi: due terzi delle categorie allungano, in media del 2,44%. Oltre agli azionari Turchia, tema vincente su tutte le classifiche disponibili, è la leva sull’azionario a regalare soddisfazioni.
Anche il focus sul secondo semestre evidenzia un rasserenamento sui mercati finanziari.
Circa il 60% delle categorie azionarie geografiche risulta infatti in crescita: dieci volte quelle del primo periodo dell’anno. È l’Europa a generare i migliori ritorni, grazie soprattutto ai Paesi emergenti che godono di un recupero delle gravi perdite precedentemente subite.
Analoghe dinamiche coinvolgono i comparti azionari settoriali, sui quali però pesano particolarmente i rallentamenti dei settori maggiormente ciclici, come l’immobiliare.
Triplicano le categorie obbligazionarie in allungo. Anche qui sono le economie emergenti del centro Europa a correre. High yield e convertibili dominano il semestre, coprendo gli ancora numericamente pochi indici in verde. Emerge inoltre con forza la miglior competitività dei bond con breve o brevissima duration.
Tra gli Etf la Turchia domina anche la classifica semestrale con il risultato record dell’86% (inferiore al 98% ottenuto dai prodotti a gestione attiva). Il rendimento medio si riporta in attivo, nonostante le perdite a doppia cifra causate dalle numerose esposizioni short.